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Dura Lex, Sed Lex

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ChristianRagazzoni's avatar
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Interno di un locale alla moda frequentato dalla crema della società afroamericana, molto frastuono, musica alta, luci soffuse e colorate, il tasso d'alcool e di sudore è alto nell'aria, gli animi si scaldano, come i corpi umidi aspiranti lussuria.

C'è un ragazzo che parla ad una ragazza, lei è un po' alticcia, sembra apprezzare le parole del suo corteggiatore, chissà dove può arrivare la serata.

Un uomo bianco barcolla, rimbalza tra le pareti dei corridoi caleidoscopici, un vertigo di suoni/colori lo avvolge e sbanda, al momento come nella vita, della quale non ha ricordi, solo umori contrastanti e conati di vomito.

L'uomo intercede nel suo labirinto emozionale, scivola e piomba addosso alla coppia, appostata su una scalinata interna del locale, vola un bicchiere per terra, i capelli di lei si scompigliano e lui, ubriaco fradicio, costruisce una risata, frutto dell'imbarazzo e del cocktail di bicchieri ingollati durante la serata.

Il ragazzo è robusto, l'ira è una caratteristica della giovinezza, si gira verso di lui e gli ringhia addosso: «Che cazzo hai da ridere, coglione!» ... e gli riserva una testata in pieno viso.

Buio in sala, cala il sipario.

...

«Questi, vostro onore, sono i fatti, l'unico elemento su cui si deve basare un processo.

Non esistono persone buone o cattive, assassini o vittime, esistono i fatti: chiari, semplici, univoci!

Un ragazzo dà una testata in faccia ad un uomo ubriaco che, cadendo per terra, batte la testa e muore.

C'è un assassino, c'è una vittima, c'è un omicidio… in qualsiasi modo la difesa cercherà di incantare la giuria, questi sono i punti fermi del processo, dai quali non si potrà prescindere per il verdetto finale.

Ho concluso la mia arringa vostro onore».

«La parola alla difesa».



Flash d'agenzia:

- Un noto avvocato rampante vince la causa, sbaragliando l'esercito d'avvocati della difesa al famosissimo attore afroamericano, fresco vincitore dell'Oscar, riuscendo ad ottenere un cospicuo risarcimento alla famiglia del defunto, oltre all'ergastolo per il giovane divo.



Conferenza stampa:

«Grazie… ringrazio tutti per essere intervenuti così numerosi alla mia conferenza stampa.
Sono lusingato dei complimenti ricevuti in queste ultime ore, posso solo aggiungere che ho sempre creduto nel sistema giudiziario e nella legge del nostro amato Paese, non può esistere verdetto differente dalla verità, con questo rivolgo un pensiero alla vittima ed alla sofferenza dei suoi cari.
Prenderò un periodo di pausa dal mio studio, l'anno volge al termine, questo impegnativo processo mi ha logorato nell'anima, insomma si può morire per aver bevuto un bicchiere di troppo? ».

Dai Tg della sera di tutti i principali canali televisivi:

- Con queste parole, segnato in viso da una visibile commozione, esce di scena, fino a data da destinarsi, l'uomo dell'anno, capace di far vincere una causa milionaria ad un semplice uomo (per giunta deceduto), spingendo nel baratro il noto attore col suo plotone di avvocati, oggi si è fatta giustizia!



Telefonata:

Amico dell'avvocato: «Allora, cos'hai deciso di fare questo capodanno, sarai conteso da tutte le lobby d'America per le raccolte fondi, non credi?».

Avvocato: «Nooo, hai sentito le mie dichiarazioni di oggi, ho deciso di prendere un periodo sabbatico, non so ancora quanto lungo… deciderò in corso d'opera.
Per quanto riguarda capodanno non ho inviti a cui rispondere, tutto questo circo mediatico mi ha sconvolto, magari starò in compagnia di una bionda, o di una mora…anche se le rosse non mi sono mai dispiaciute… chissà potrei non voler rinunciare a nessuna di loro, che ne dici?».


Amico: «sei sempre il solito… non cambierai mai».



Un taxi si ferma in un quartiere modello, all'entrata di un palazzo signorile.

Taxista: «Siamo arrivati signore».

Avvocato: «Grazie mille, tenga pure il resto».

Taxista: «Se posso permettermi signore, l'America dovrebbe avere più persone come lei».

Avvocato: «Non so che dirle, ci sono tante persone buone… la ringrazio comunque, tanti cari auguri».

L'avvocato entra nel palazzo, il portiere gli consegna la solita scatola di posta ricevuta: richieste d'interviste, apparizioni tv, complimenti, proposte indecenti, minacce… insomma la solita lettura, di solito finiscono nel camino senza essere nemmeno aperte.

Entra in casa: «Eccomi qua, sembrava non aver mai fine questo giorno, ora non voglio pensare più a niente, per un bel pezzo».

Si spoglia, fa una doccia e mette della musica, un bicchiere di un vino alla portata di pochi e si siede, alla ricerca del calore che la viva fiamma del camino gli offre.

Questa è una serata speciale, prima di abbandonarsi a sogni di gloria, c'è da controllare la posta del giorno, potrebbe anche arrivare qualche bolletta… prima o poi.



Lettera (in busta chiusa, non affrancata, mittente sconosciuto).

Ti ricordi?

Riesci ancora a ricordare quelle sensazioni?

Oggi tutti osannano le tue gesta, vengono spese colonne sui giornali per adulare la tua legge, ma chi di questi avventori può arrivare al tuo passato di bambino, cresciuto nella vecchia fattoria dei nonni, lontano dai tumulti della città, immerso in un mondo naturale, basato sul sudore del lavoro e sull'amore per la terra.

Te lo ricordi ancora quel mondo, o è troppo puro e lontano per evocarlo oggi?

In quei giorni lontani le persone lasciavano le porte delle proprie case aperte, c'era fiducia nel prossimo, voglia di sentirsi parte di una comunità, di accogliere un viandante all'interno del proprio nucleo, fosse anche per poche ore…

Ora cosa rimane di quei valori? Ogni porta è sbarrata dall'interno, nessuno vuole problemi, non conosciamo i nomi dei nostri vicini, perché mai dovremmo preoccuparci delle loro sorti.

Non è il tuo caso, vero avvocato?

Tu hai sempre mantenuto aperta quella porta, oggi come ieri, per questo ricevi in dono questa lettera d'auguri, bada che non è un dono per chiunque, il suo valore è ben superiore a quello che potrai mai attribuirgli, un ritorno negli abissi della tua mente.

Auguri!




«Devo essere brillo… eppure non c'è mittente in questa lettera, nemmeno un timbro postale per ricavarne la provenienza, nulla.
È impossibile, nessuno conosce il mio passato, almeno nessuno che io abbia conosciuto in questa vita… chi può aver varcato i confini di quel tempo, per raggiungermi oggi… possibile che sia lui?».




Descrizione pensieri nel dormiveglia:

«Sono passati troppi anni da allora, rievoco pensieri che avevo sepolto come bare, del vissuto che mi spaventa, tanto da farmi cambiare nome, città, vita.
Ricordo i giochi di un bambino troppo solo per capire… capire che c'è un limite per ogni cosa, non intendo per via della violenza, semplice buon gusto.
In quel posto timorato di Dio, c'era solo un bambino intorno alla mia età, ogni pomeriggio giocavamo insieme.
Abbiamo iniziato dai cowboy, anche spinti da quei luoghi adatti allo scopo, per arrivare alla pattuglia di polizia, usando un vecchio carro bestiame in disuso, immaginando di pattugliare le strade delle metropoli, per ripulirle dal crimine.
Da poliziotti a giudici il passo è stato breve, il problema era trovare un imputato da processare, a turno facevamo giudice o avvocato, le galline erano colpevoli perfette, difficilmente si salvavano dal verdetto di decapitazione, non era un problema per i nonni preparare brodo per cena.
L'arrivo di quella bambina illuminò i nostri volti, oltre che i soliti pomeriggi.
In principio voleva fare a turno anche lei, per il ruolo di giudice o avvocato, le spiegammo che c'era da fare carriera per queste cose, così ogni volta faceva la portavoce della giuria.
Non passò molto, crescendo, nel rendersi conto della bellezza della bambina, iniziammo a prendere spunto dai vecchi noir che trasmettevano in televisione, a tarda sera, li guardavamo di nascosto dai nonni, dopo che andavano a dormire.
Quegli investigatori privati ci fecero entrare nel losco mondo dei malviventi, qualsiasi tipo di crimine non ci sorprendeva più, tanto da iniziare a replicarli, assegnando il ruolo della vittima (in pratica sempre) alla nostra amichetta.
Il tono dei giochi cresceva nel tempo, passavano le settimane e la violenza degli atti spostava i suoi paletti sempre in avanti.
Iniziarono le simulazioni di pestaggi e violenze domestiche, avendo a disposizione una bambina certe situazioni erano agevolate, il suo corpo cresceva nei mesi, come la nostra curiosità per le sue forme.
Si passò dal gioco agli abusi, senza che nessuno dei tre se ne accorgesse, avevamo tutti 12 anni, quella fu l'estate più calda che ricordi, il concepimento fu una formalità, solo la fortuna attribuì la paternità al mio amico, non passava giorno che le nostre voglie non venivano stemperate sul corpo della ragazzina che ormai ci aveva preso gusto, stuzzicandoci ad ogni occasione.
Quelli sono gli ultimi ricordi della vita che non più mi appartiene, in breve tempo venne tutto a galla, la ragazzina fu rinchiusa in un collegio per ragazze madri, il mio amico costretto a prendersi le sue responsabilità, si trasferì (con la sua famiglia) nella città del collegio, dove in futuro si prese a carico le sorti della ragazza col bambino, non so nemmeno dove siano.
Ed io? Cosa derivò da tutto quel trambusto?
I miei nonni erano ben visti dalla comunità, avevano a disposizione ampie possibilità economiche, mi pagarono una scuola prestigiosa, gli studi fino alla laurea in legge, i master e l'avviamento per il mio studio.
In fondo avevo intrapreso la carriera d'avvocato molto presto, nella gavetta della vita precedente.

Dura Lex, Sed Lex.
Eccoci qua, la partenza del nostro gruppo :iconartescritta: ed il suo primo contest ideato da me:
Dura Lex, Sed Lex, ([link]) danno libero sfogo al concetto di crescita di queste trame, facendomi sviluppare il primo personaggio di una lunga serie.

Director’s Cut: Dura Lex Sed Lex

Nascono, crescono e si sviluppano dentro di noi, alcuni hanno la fortuna di vedere la luce di un monitor, stampati su un foglio di carta, per essere mostrati ad altri.
Quelli più fortunati solcano la popolarità, a bordo di un libro che diventa un best-seller, la gran parte finisce invece in bui cassetti, magari all’interno di cartelline, per anni da passare al fianco di anonimi compagni di ventura.

Nasce la prima stagione di Personaggi in cerca d’autore, serial letterario ad episodi, ognuno dei quali metterà in luce un particolare character e le sue gesta, il suo ambiente, il suo filo diretto col lettore.

Il concetto di Legge espresso in questo racconto è molto labile, non sempre è giusta, ma è sempre dura, sia per quanto riguarda le leggi terrene, sia per quelle morali (come in questo caso, dove la lettera finale, arriva come una condanna, anche dopo molti anni... come spesso succede nella realtà).

Non vi è traccia di nomi, solo i personaggi descritti e le loro gesta, i loro intrecci narrativi. È ovviamente una scelta mia, per esaltare la figura degli stessi, a scapito dell’identità, come se fossero al servizio di qualsiasi scrittore, oltre che dei lettori.

Questa idea nasce molto tempo fa, ultimamente è riaffiorata, mi sembrava il momento giusto, il posto giusto, per scagliarla agli occhi del mondo, un mondo che non fosse soltanto il mio.

Ogni scrittore è figlio dell’imbuto multimediale a cui accede e si sottopone: film, libri, fumetti, serie tv, videogames… tutto influisce sul nostro operato, sugli scritti, sui personaggi.

Da qui l’idea di fondo per questo esperimento, di questo si tratta.

Sono un precursore?

Non so quanto valido sia questo piccolo, ma grande progetto, spesso volgo gli occhi oltre l’orizzonte, verso l’alto, al panorama che la vita ci impone di non osservare, offre sempre spunti e visioni al di la dei nostri pensieri, vorrei che ogni tanto, ognuno di voi, alzasse il proprio sguardo al cielo, prima di posare la penna su un foglio o le dita su di una tastiera, qualunque sia lo scritto che ne verrà.

Christian Ragazzoni

PS: In concorso per il Contest: Dura Lex, Sed Lex, ([link]) del gruppo letterario :iconartescritta: Qualità alla lettera.
© 2011 - 2024 ChristianRagazzoni
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RaphaelAngel's avatar
Non ho parole, mi ha veramente toccato dentro. Scrivi in maniera superba, i sentimenti trapelano da ciò che è il tuo personaggio, anche se non ha nome, anche se non ha decine di pagine dietro di se. E' una perla davvero, grazie per averla donata :)